Sai cosa s’intende per Controllo Posteriore dell’Occlusione?
Nella notte dei tempi , ad un certo punto , Dio creò l’Uomo , un insieme di caratteri biologici, fisici e anatomici:
i molari!
Hai presente quelle strutture anatomiche per le quali tutti i giorni ci impegniamo a riabilitare nella bocca dei
nostri pazienti con ricostruzioni, corone, impianti, rialzi di seno mascellare, innesti ossei ecc…
Un po’ di anni fa arrivò qualcuno che propose di inserire 4 impianti in arcate e dentule di cui due inclinati , fino a
raggiungere la posizione dei secondi premolari, così che il progetto protesico si potesse concludere con un manufatto
di 10 elementi dentari. Da quinto a quinto premolare.
Nel tempo, Qualcuno, un pò spregiudicato, si è “allargato con un ulteriore aggiunta di un elemento dentario in
posizione primo molare, qualche volta un elemento un pò più piccolo, qualche volta un elemento in leggera sotto-
occlusione… Sai meglio pararsi il …
Vuoi che ad un certo punto il paziente mi mastica sul cantilever… Non sia mai! Rischia di andare tutto a …diciamo
ramengo!
Quelli più spregiudicati ,quelli che la raccontano e la raccontano bene dicono che arrivano tranquillamente a far
masticare il proprio paziente fino ai primi molari. Ci crediamo? L’accendiamo?
Quindi? Conclusione?
Costruiamo un progetto protesico , magari con le tecniche ( peraltro spesso efficaci ) di chirurgia guidata, tutto
computerizzato , digitalizzato , che prevede un manufatto che consente di masticare efficacemente fino ai secondi
premolari? Siamo veramente avanti…siamo avanti nella fantascienza!
Ad oggi, non ho sentito ancora gli esperti di gnatologia e tutti i protesisti di fama mondiale, quelli morti e quelli
viventi tuonare , abborrire e urlare il loro dissenso!!!
Denigrare tale progetto protesico a bassissima cognizione gnatologica.
Torniamo alla scientificità? Si!
Perchè qualcuno sostiene che la ricerca ne ha dimostrato la validità. Mi piacerebbe sapere con quale metodo di studio e
quale strumento di misurazione… quelli eseguiti…di metodi fanno diciamo un pò acqua!!!
tutte le teorie dell’occlusione …andate in vacca!!!
Ebbene si! Torniamo alla scientificità…
Sembra che ci siano in giro articoli su lavori “scientifici” dai quali emerge l’assoluta praticabilità della metodica che
accerta e accetta , come risultato finale, la riabilitazione occlusale di manufatti protesici su impianti , fino ai secondi
premolari, ma che dico finanche ai secondi molari!
La domanda sorge spontanea…
Premesso che i molari, mediante le cuspidi di stampo di 1° gruppo, sono necessari, (cosi dicono le sacre scritture
gnatologiche) indispensabili per la stabilità occlusale, la nuova teoria , provata, scientificamente dimostrata quindi
predicibile e predicabile sconfesserebbe la prima (quella che tutti gli gnatologi conoscono!).
Quindi 2 ipotesi :
1 ) E’ sostenibile la prima? Allora i molari servono ! allora si deve continuare a proporre tutte le terapie necessarie
alla riabilitazione dell’area molare!
2) E’ oramai valida la seconda? La più recente acquisizione in termini di occlusione? Allora i molari non sono più
necessari!!!
Inutili le terapie che prevedono rialzi di seno, gbr , innesti di osso per ottenere il recupero osseo necessario
all’inserimento degli impianti e quindi il ripristino della zona molare.
Per cui quando un paziente si presenta a studio con la mancanza di uno o più molari, diciamogli che va bene così ,
finché avrà i suoi premolari potrà stare tranquillo!!!
Ingegneria dentale
Ce ne sarebbe una terza: di coloro i quali sostengono una riabilitazione protesica su 4 impianti , con un manufatto
che si estende posteriormente, oltre l’ultimo impianto, diciamo dagli 0.6 / 0.8 mm al cm. di cantilever.
Mi piacerebbe che gli specialisti che propongono e insegnano tale metodo, si trovassero a studio come
paziente un ingegnere che nella vita si occupa della realizzazione di grandi strutture, ad esempio ponti,
realizzazioni che per ovvie ragioni devono sostenere carichi e resistere a sollecitazioni…prevedibili.
Potrebbero i nostri colleghi sostenere un dialogo spiegando che nella sua bocca verranno posizionati 4
impianti, due impianti distali “storti” e che questi sopporteranno nel tempo i carichi masticatori?
Magari spiegando che ci si potrà anche spingere fino ai molari? (molari che masticano…non in sottooclusione).
Sarebbero capaci di convincere l’ingegnere? Un esperto che prima di proporre un progetto per la realizzazione di un ponte
(vedi il prossimo ponte di Genova), effettua misurazioni, rilevazioni e un concentrato di calcoli matematici.
Ecco… io di fronte a un ingegnere farei fatica a sostenere un dialogo, perchè credo finirebbe in una discussione e con una
brutta figura!!!
Tutto questo perchè ancora oggi sulla gnatologia si può dire e si dice tutto e il contrario.
Qualcuno dei colleghi si è rifugiato nel concetto che il bite (quanto mi sta sulle palle questa definizione!) spesso ha
effetto placebo… stiamo a posto!!! Questi pazienti occlusali sono tutti matti!!!
Qualcuno dei colleghi si è specializzato in preparazioni galeniche, proponendo ai propri pazienti: pozioni magiche a
base di anti-infiammatori, anti-depressivi , anti-ansiogeni. La soluzione top ai loro problemi occlusali (vedi il
bruxismo) .
Qualche collega, prima o poi giungerà…disperato, alla preparazione di pozioni anti-uomo !
Quando parlo con colleghi, alcuni abbozzano un fac-simile di protocollo gnatologico, perché glielo ha detto x, perchè
lo ha visto fare a Luminari (quelli più basici) che si riempiono la bocca di registrazioni con arco facciale e montaggi
in articolatore, tutto a valori individuali, come se ciò bastasse.
Poi ci sono quelli che la raccontano con un metodo scenografico fatto di impronte digitali , video e presentazioni
Netflix, altri con filosofie che ti traghettano addirittura nel quarto millennio: torni a casa con squadre, goniometri e
righelli e poi davanti al paziente vai in crisi, come un mammalucco davanti al quesito: bite o non bite?
Per non parlare di riabilitazioni , dalle edentulie mono laterali a edentulie complete… alla ricerca dell’occlusione perduta…
Ma si! Uno prende una registrazione, quella che gli pare piu’ o meno giusta, qualcuno la monta i modelli in articolatore, la
discute col proprio tecnico (l’unica cosa giusta), eppoi ???
E voilà! Provata in bocca… vediamo? ok !!! Secondo me ci siamo, procediamo… questa e’ la norma.
Poi uno l’accompagna a misurazioni con la pedana stabilometrica, un altro con sensori, uno fa serrare per registrare
(come se questo atto fosse utile…serrare perchè?), molto gallo! Così in serramento anche le interferenze, quelle
determinanti da rilevare ed eventualmente molare, scompaiono. Perdiamo il riferimento di quelle più importanti !)
Alla ricerca dell’occlusione perduta !
Ciononostante molti colleghi sentono il bisogno di approfondire l’argomento.
Chiaro che ci vuole qualcuno che la sappia spiegare.
Vi ricordate all’università quando capitava che l’argomento spiegato dal prof. fosse particolarmente ostico ?
La sensazione che la difficoltà incontrata nel comprendere l’argomento fosse insormontabile.
Confesso che qualche volta io mi sono dato del cretino, salvo poi prendere atto , nel tempo , che chi mi aveva spiegato
non era stato proprio all’altezza, che l’incapace non ero io.
Per semplificare il concetto :
quando siamo in piedi, la stabilità è data anche dall’appoggio sui talloni…adesso cerchiamo di immaginarci un
soggetto al quale hanno costruito non delle “normali” scarpe, ma scarpe dall’avanpiedi in avanti, senza la parte del
tallone, senza tacco, possibile secondo te ?
In bocca è la stessa cosa , un progetto protesico che prevede il solo o prevalente appoggio anteriore, un’occlusione
affidata prevalentemente ai premolari è possibile? Ma si, se ci hanno detto che funziona anche senza molari…chi se ne
frega… lo fanno tutti funzionerà. Poi e’ dimostrato scientificamente!!!
e vai !!! Anche il nostro studio si attesta fra quelli super…: facciamo “implantologia avanzata”, siamo
tecnologi digitizzati… sta andando così!
Il mercato odontoiatrico manda al diavolo il padre eterno che tanto avrà studiato per concepire i molari!!!
Egli ci ha messo a disposizione denti posteriori più grandi ,robusti, con più radici, denti costruiti per fare il lavoro
sporco, per masticare!
Invece noi che facciamo ? noi no noi dobbiamo proporre tutte le terapie per stare al passo coi tempi , anche al passo
dei famosi centri odontoiatrici della grande distribuzione, che tonfo!!!
I premolari sono denti che supportano (poco e male) l’occlusione con piccole cuspidine di stampo. Esempio?
Sarà capitato di trovarsi studio pazienti con premolari superiori mai trattati ma fratturati, aperti in due?
Io ne ho visti, causa? Un carico masticatorio eccessivo? Maltollerato!!!
Le cuspidi di stampo
-di terzo gruppo ben rappresentate dalle palatine dei due
molari, qualche volta anche il terzo di molare , le palatine superiori dei premolari superiori , poco
efficaci nel dare stabilità,
-di primo gruppo ben rappresentate dalle cuspidi vestibolari dei molari inferiori, le cuspidi
vestibolari dei premolari inferiori ,anche qui poco efficaci nel dare stabilità occlusale
E noi cosa facciamo? All on four e vada via al …
Occlusione fino ai secondi premolari , i molari , se presenti, in sotto-occlusione programmata.
e che nessuno raccontasse storie !!!!
L’occlusione che invece dovrebbe essere principalmente almeno e soprattutto sul primo molare, discreta occlusione sui
secondi premolari, sui primi premolari quasi nullaaaaaaa.
Adesso ti svelo un segreto!
Qualcosa che nessuno ti ha mai detto! Ed e’ gratis!!! Ma mi sto già pentendo di rivelartelo:
i premolari spesso, molto spesso hanno a che fare con le problematiche al tratto cervicale,
guarda la bocca e immagina di avere davanti a te il cruscotto di un’auto!
I premolari sono le spie! Quando questi si accendono (diciamo toccano) c’e’ un problema al tratto cervicale…
sempre!!! Verificalo!
Fai attenzione quando ti sbilanci con progettazioni protesiche dall’esito insulso, intendo proprio senza senso
gnatologico con tutta una serie di implicazioni prima di tutto occlusali e successivamente , ovviamente e sicuramente
posturali.
E non pensare al follow up degli impianti, la vita e la salubre permanenza in bocca degli impianti , sono
soprattutto dipendenti da una corretta distribuzione dei carichi masticatori.
RUOTA TUTTO INTORNO ALL’OCCLUSIONE !!!
