Cervicalgia e lombalgia, caso clinico trattato e risolto con la terapia gnatologica

La mia paziente è un’ex giocatrice di pallavolo, da tanti anni soffre di lombalgia con momenti più accettabili che consentono una vita piuttosto normale … convive con il dolore e la limitazione funzionale. Anche il collo è sempre contratto associato a dolori. Nel tempo si è sottoposta a vari trattamenti con diversi specialisti, purtroppo senza aver ottenuto miglioramenti significativi.

Sottoposta a visita kinesiologica dell’occlusione, i test mettono in evidenza una stretta relazione fra il morso profondo (dimensione verticale ridotta), la cervicalgia e la lombalgia.

Il caso clinico però è particolare perché la soluzione in questo caso non può essere l’utilizzo di un dispositivo occlusale (chiamiamolo bite).

Non può essere il “Bite” perché anche se dall’analisi kinesiologica vi è la necessità di aumentare la dimensione verticale, di rialzare l’occlusione, il rialzo non è sufficiente per costruire il manufatto in laboratorio, giacché il dispositivo per essere sufficientemente robusto deve essere almeno di 1,2 mm di spessore.

Al termine di questo articolo è possibile visionare il video completo del caso con le testimonianze della paziente (clicca qui per andare direttamente al video).

Situazione iniziale

Dunque la terapia gnatologica rappresenta la soluzione del problema della lombalgia e della cervicalgia.

La soluzione in questo caso prevede il rialzo di ogni singolo dente, da premolare a molare, a destra e sinistra con cappucci (intarsi) in ceramica (overlay in disilicato di litio)

Il rialzo calibrato mediante test kinesiologici ci permette di ripristinare un corretto rapporto di masticazione fra le arcate, un rapporto intermascellare stabile nel tempo, dovuto alla scelta di un materiale come il disilicato di litio.

Per cominciate occorre prima di tutto procedere con il ripristino di vecchi restauri.
Completata la conservativa dei settori posteriori, superiori e inferiori, si procede col recupero della dimensione verticale col Metodo della Kinesiologia Applicata
Rilevazione mediante test kinesiologici della dimensione verticale di destra e di sinistra
Registrazione occlusale col Metodo della “Kinesiologia Applicata”
Lavori in corso

1) Ceratura degli elementi dentari ottenuta avendo come riferimento occlusale la chiave rilevata con il luxabite.

2) Dalla ceratura si ottiene un modello in resina.

3) Il modello in resina viene utilizzato per costruire la mascherina trasparente necessaria per stampare nella bocca della paziente le nuove forme dentali e le relative altezze.

Stabilizzata l’occlusione mediante molaggio selettivo del mock up col metodo della kinesiologia applicata si procede con la registrazione del morso a livello del settore anteriore. Per consentire di mantenere sotto controllo il rapporto intermascellare, come da progetto iniziale, è fondamentale il controllo dello spessore (altezza) delle preparazioni dall’inizio alla fine, sempre nel rispetto del rapporto intermascellare.

Preparazioni ultimate e controllo delle altezze dei singoli elementi preparati, avendo sempre come riferimento il rapporto intermascellare corretto e definito con i test, e mantenuto sotto controllo con la chiave occlusale stabile in LUXABITE del settore anteriore.

Si rileva il morso posteriore con la chiave occlusale del settore anteriore in posizione sin dall’inizio della procedura. Impronte in silicone superiore e inferiore per avere lo stesso materiale di impronta e ridurre al minimo eventuali distorsioni al momento del montaggio in articolatore.

Ripristino dell’occlusione fisiologica mediante mock up in resina
Gli intarsi
La cementazione
4° Quadrante
3° Quadrante
Occlusione e nuova vita posturale della paziente

La paziente è rinata!

Nel video che segue riportiamo il caso clinico completo con le testimonianze della paziente nel corso dei lavori di ripristino e a fine lavori. Buona visione!