Dipende…
se la teoria e l’approccio clinico sono convenzionali , per intenderci com’è scritto sui libri, o come viene insegnato, me ne guarderei bene dal praticarlo.
1) perché non esiste né sui libri né in letteratura , un metodo di studio che permetta di fare una diagnosi così raffinata da identificare la o le eventuali interferenze che necessitano di un molaggio selettivo
2) perché ammesso che riuscissi a identificare queste benedette interferenze, quali ritoccare, quella a destra o quella a sinistra , quella sull’arcata inferiore o quella sull’arcata superiore?
3) perché si sa , almeno questo, che una può essere la causa dell’altra controlaterale o dell’altra sul dente antagonista , al contrario una può essere la conseguenza dell’altra , sul dente controlaterale o del dente antagonista.
Quindi? Cosa fare?
stiamo parlando di un dente naturale sul quale dobbiamo poggiare la nostra fresa e rimuovere , anche se pochissimo, struttura dentale.
Ora, così come non esiste un metodo di studio così affidabile per lo studio delle interferenze dentali,
non esiste neanche un metodo di studio che ci permetta di fare una valutazione alla fine di un ipotetico ritocco dentale.
Come fai a capire se abbiamo fatto bene oppure no?
Poi, anche se ce lo hanno insegnato ( non so come ) e andiamo in fiducia del nostro maestro,dobbiamo confrontarci, almeno per un momento, con la letteratura attuale, che non esiste relazione fra denti e atm…acci…denti!
Il mio consiglio
prendi tutta quella roba tac-simile alla gnatologia convenzionale…ma proprio tutta, la metti in un bidone dell’umido e la porti direttamente in discarica per essere certo che nessuno se ne appropri.
Poi ti vai a fare un bel corso (magari fatto da me), di Clinica Kinesiologica, dal quale imparerai come è possibile, semplicemente mediante tests kinesiologici, trovare risposte concrete alle solite domande :
-centrare, SI/NO?
-alzare, SI/NO? e di quanto? A occhio ?
-bite o non bite?
-molaggio selettivo, quale dente ritoccare? Quello sopra o quello sotto?
-a destra o a sinistra?
e alla fine stabilire tu se la terapia è terminata.
Chiudere il cerchio dalla diagnosi alla terapia!
Sei tu il clinico, non il paziente che ti deve dire se va bene o no
Un ritocco occlusale di un solo versante per la risoluzione di un problema potenzialmente grave!
Conosci altri metodi?
Intanto guarda il caso clinico della mia paziente: