Approfitto, e mi rivolgo ai colleghi , per fare il punto sul metodo gnatologico per la valutazione occlusale, perchè ne leggo tante quando parlo di check up occlusale certamente non il check up con le playstation !!!
Il solo e unico check up occlusale e posturale possibile è con la kinesiologia applicata alla gnatologia.
Non elettromiografi, non assiografi, pedane ecc.
Non tecniche della “vattelappesca university” o del gruppo di studio dei disturbi cranio-mandibolari “delle giovani marmotte” di coloro i quali pubblicano su pubmed articoli scientifici…
Scientifici? In gnatologia articoli scientifici?
Scientifico a casa mia vuol dire che uno fa vedere il prima , con una misura , e fa vedere il dopo ( fine trattamento ), con un altra misura.
Mi spiego meglio… per studiare il cervello abbiamo la rmn , la tac, per le coronarie la coronarografia, per il colon la colonscopia e potrei andare avanti … non è difficile.
Quando viene presentato un caso di endodonzia o implantologia, si possono osservare le indagini radiologiche pre-intervento, e le post-operatorie.
Un caso clinico viene approcciato rilevando delle misure, segue una pianificazione, si procede col trattamento e alla fine si controlla il tutto con altri esami radiologici per la verifica della terapia eseguita.
Dalla cresta ossea al seno mascellare quanto osso dispongo?
Se eseguo un’endodonzia l’RX mi serve. una terapia endodontica su un molare inferiore , con un nervo alveolare inferiore che passa sotto gli apici radicolari mi serve eccome… devo misurare o no?
Per studiare la gnatologia di quali strumenti oggi…ripeto oggi , possiamo avvalerci?
Come facciamo a misurare la pim, i movimenti di lateralità ecc…?
Non esiste un bel fico secco!!!
A proposito l’ATM ci interessa? Non mi e’ chiaro! Perché ancora oggi non è scientificamente dimostrata la relazione fra occlusione e ATM…non so… è competenza odontoiatrica si o no? E se si come l’approcciamo?
Minchia mi sto esaurendo dietro queste boiate!!!
Ancora oggi non abbiamo uno strumento per misurare l’occlusione.

Ma di quale scientificità stiamo parlando? Come si fa ad argomentare un successo in gnatologia?
1) con dei numeri? Tirati giù da quale apparecchiatura ?
2) con la clinica (e qui ci sto!)
3) ci presentiamo ad una platea e raccontiamo come stava il paziente prima della nostra terapia e poi? Facciamo vedere cosa ?
Oggi disponiamo di apparecchiature che ci danno informazioni solo deduttive e solo alcune informazioni, parziali!
Ma poi…per esempio…
Se un paziente ha un problema oculare … ma che occlusione vuoi guardargli? E’ praticamente impossibile!!!
E’ come il paziente che soffre di una tiroidite autoimmune o di una artrite…
E’ vero, devi studiarti la tiroide, le ossa e le articolazioni… ma devi studiarti anche altro che può arrivare da lontano , da patologie che niente hanno a che fare inizialmente ne con la tiroide ne con le ossa o articolazioni.
Dietro queste patologie autoimmuni può esserci un problema di Helicobacter pilory…
Un paziente può soffrire inizialmente di gastrite ( da H. Pilory), a seguito di questa però, anche dopo molto tempo, un problema alla tiroide, quindi una patologia alla tiroide immunomediata da anticorpi anti-helicobacter pilory, dicesi appunto tiroidite autoimmune
Un problema di cistiti ricorrenti da clhamydia trachomatis, nel tempo, possono portare ad una artrite cronica.
Anche qui una patologia cronica delle articolazioni , immunomediata da anticorpi anti-chlamydia.
E’ chiaro?
O pensi ancora che quando guardi in bocca il problema è confinato a quello che ci vedi dentro e che misuri con i tuoi elettrodi?
Siamo un sistema integrato.
Concludo la disquisizione.
Ancora oggi la gnatologia è specialità prevalentemente clinica e non la si studia guardando solo la bocca.
La comunità scientifica può continuare a produrre lavori che niente hanno a che fare con la scientificità… o meglio la misurabilità!!!
Per questo ho deciso di aprire il mio blog, di divulgare casi clinici, video-casi clinici , un protocollo clinico efficace con corsi teorico-pratici.
Hai presente un bisturi? Anzi un laser così efficace, un metodo che ti dà le risposte… inequivocabili!
Dimensione verticale destra e sinistra (capito mi hai ?)
Movimenti di lateralità , identificare i problemi e intercettarne le cause per la risoluzione dei corretti movimenti mandibolari.
Posizione della mandibola rispetto al mascellare superiore…
Tutte le possibili relazioni con la postura!!!
Ma sto bite si deve fare oppure no?
Se si quando? Sopra o sotto?
Oppure ha effetto placebo , tanto poi tutto si aggiusta dopo un pò… è questa la scientificità raggiunta? Come faccio a pensare che in una situazione di questo tipo, anno 2019 un medico sportivo possa ascoltarmi ? Che trovi il tempo di sentire tutte queste cazzate ?
Conclusione?
La gnatologia quasi sempre resta fuori dallo sport.
Si, qualcuno ci prova…qualcuno ci studia… Ma quali risultati ? Quale credibilità?
In futuro spero non così lontano…sai come dovrebbe andare?

Problema posturale di un atleta: il medico sportivo che ne ha la responsabilità, all’interno di uno screening diagnostico dovrebbe prevedere la visita occluso-posturale col quesito: “caro collega odontoiatra ti presento l’atleta x che ha un problema posturale y. desidero sapere da te se può dipendere dalla sua masticazione…” la risposta dello specialista odontoiatra che si occupa anche di problemi occluso posturali potrebbe essere si o no…ma chiara…netta:
Se la nostra risposta fosse …. “si ! la masticazione è un problema”, il medico sportivo dovrebbe consentirci di procedere con le nostre terapie , all’interno di un programma di recupero dell’atleta , quindi lavorare insieme ad altri specialisti: dicesi lavoro in team !!!!
Se la risposta fosse “no” , bene, per il medico sportivo che potrebbe affrontare il problema dell’atleta con altri specialisti.
Chiaro?
A che punto siamo oggi ?
Di fronte ad una domanda di un medico sportivo : “Caro odontoiatra e’ di tua competenza? Si o No?”
Quanti scienziati possono rispondere in modo chiaro e inequivocabile ? Tirano fuori gli articoli? Oppure ce la caviamo dicendo…la maggior parte risponderebbe… eh… bisogna vedere…, possiamo provare con un bite…, dobbiamo fare tutte le misurazioni del caso ( caz…) con le nostre apparecchiature…bla bla bla e stop.
Per questo motivo la fatica che ho dovuto compiere è stata immane , farmi capire dai colleghi medici di società sportive di primissimo livello.

Per questo ho deciso di scendere in campo ! ( frase celebre 🙂 ) divulgare un metodo, ottenere consensi e condividere i risultati, comunicare e coinvolgere i medici sportivi riguardo la clinica necessaria per condividere le patologie posturali degli atleti che deve prevedere anche un approccio occluso-posturale.
L’entusiasmo e i risultati clinici di tutti i giorni mi danno energia e stimoli per poter continuare un percorso fatto di studio e divulgazione… clinica, non scientifica… mi raccomando
Se avessi la possibilità di visitare gli atleti suindicati, probabilmente potrei risolvere o aiutare a risolvere i loro problemi.
Quanto costa un giocatore che gioca?
Quanto costa un giocatore che non gioca ?
Quanto stress vive l’atleta durante il suo infortunio ?
Quanta fatica fa per recuperare ?
Quanta insicurezza gli si legge negli occhi….che dura fino alla sua prima buona prestazione post-infortunio ?
A che punto siamo adesso?
Nel frattempo ne visito qualcuno anche meno famoso , non di certo meno importante, così come tutti pazienti che si rivolgono a me ai quali io posso dare loro una possibile soluzione !
L’occlusione è determinante nella patologia dell’ ATM.
L’occlusione è determinate per l’equilibrio e la risoluzione di problemi posturali.
Se ne facciano tutti una ragione e